Nanuk l'eschimese



Una delle mie passioni è il cinema, senza distinzione di generi ed epoche, registi o attori, colori o bianco e nero. Nel corso delle mie rievocazioni cinematografiche, ho voluto rivedere "Ombre bianche", il film di Nicholas Ray con Anthony Quinn (memorabile la scena della suocera che rimane volontariamente al freddo e in balia degli orsi, per non gravare ulteriormente sulla famiglia ) e confrontarlo con Nanuk l'eschimese, un documentario di Robert J. Flaherty.
Il documentario nasce quasi per caso e riprende la vita di Nanuk e della sua famiglia alle prese con il rigido clima del nord Canadese. E' stato a lungo dibattuto e criticato, perché la cultura Inuit non era già più come mostra il film, quindi Flaherty sembra aver ricreato un ambiente fittizio, con attori presi sul campo (un precursore del neorealismo, insomma :-D), ma per quanto mi riguarda, ho apprezzato il film nella sua interezza.
Una delle scene che mi sono piaciute di più è quella in cui Nanuk arriva a bordo della sua canoa monoposto, portando con sé 3 persone, un bambino piccolissimo ed un cane..
Da non credere....